Il Chianti
Vecchie mura
dove le piante si arrampicano,
inebriate dal profumo dei fiori
allevati da mani generose.
Un’oasi solitaria
nel deserto della velocità,
scandisce il mutare delle stagioni
un sottofondo di musiche classiche.
Ricche tradizioni
e racconti del paesaggio
accolgono stanchi viaggiatori
con acqua limpida rinfrescante.
Scorre calmo il borro,
il letto attraversa solenne
cipressi e cordiali poggi,
sempre più torbido verso la città.
Chianti
Old walls
where plants hang on,
inebriated by the perfume of the flowers
cultivated by benevolent hands.
A lonely oasis
in the desert of high speed
marks the changing of the seasons;
classical music in the background.
Copious traditions
and stories of the landscape
welcome fatigued travellers
with some limpid and cool water.
The Borro river quietly flows
and soberly traverses the riverbed,
cypresses and affable small hills,
cloudier and cloudier approaching the town.
Iris pallida
Il colore è violetta
come il suo profumo,
in gergo è giaggiolo.
Sonnecchia nell’inverno
fiori a maggio
rizomi a luglio.
E’ una cartolina in fioritura,
al suo levar
è fatica con la zappa.
Sulle stuoie sta ad asciugare,
bianco se mondato
nero se affettato.
Pale Iris
The colour is violet
like its perfume;
in jargon it is ‘orris’.
Snoozing in Winter
flowers on May
rhizomes on July.
t is a flowered postcard;
at its raise
it’s time for hoe labour.
On mattings it dries off,
white if cleaned
black if sliced.